Da quattro generazioni coltivano i vigneti seguendo la tradizione plurisecolare dell’Etna, usando molto limitatamente zolfo e solfato di rame, praticando il sovescio, la pacciamatura se necessario, l’aratura per aerare il terreno, la potatura manuale stretta, la raccolta a mano. Gli impianti sono ad alberello e i vigneti sono siti su terrazze a gradoni sorrette da muri a secco. Il terreno lavico, la forte escursione termica tra il giorno e la notte e l’elevato irraggiamento solare diurno rendono uniche le coltivazioni della vite e dell’olivo.
Alla tradizione dell’azienda fa sfondo quella del territorio, infatti, già agli inizi del novecento si producevano ingenti quantità di vino a Passopisciaro, agli inizi del novecento, Gaetano Calabretta sposa donna Grazia e insieme comprano i primi terreni oltre a risistemare quelli ereditati e inizia la storia aziendale. A loro susseguono il figlio e il nipote, Massimo e Massimiliano, loro con investimenti mirati, riorganizzano la cantina e commercializzano il vino Calabretta in tutto il mondo.
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